Agner - Spigolo Nord (Gilberti Soravito)
Da un evidente forcella formata da una torretta staccata, attaccare un diedrino (IV-) che si segue fino al termine, per poi imboccare un camino (III-)... e cosi' il mugaio, dopo il bagno nella rugiada del mattino, ci infradicia anche il cambio di scarpette e pantaloni. Arriviamo in gran velocita' slegati fino alla cengia mediana, il luogo in cui e' possibile bivaccare. Dopo una pausa per fare merenda, ripartiamo alla volta dei diedri che riportano sul filo dello spigolo. Bella e invitante la variante dei triestini (V+), che pero' non seguiamo. I tiri sono lunghi, in conserva con qualche protezione qua e la'. Tocca a me la fessura di VI-, che letteralmente cola giu' acqua. E dopo questo tiro difficile siamo convinti di essere arrivati, ma non e' cosi'!! Mancano ancora 400 metri, e sotto pioggia e neve arriviamo in cima, con il sole che riappare per pochi minuti, per darci il piacere dell'agognata vetta. La discesa e' infinita e sotto una pioggia intensa e' ancora peggio. A Frassene' ci aspetta Jacopo, ragazzo milanese che vive a Taibon, che, dopo due birre, ci accompagna alla nostra macchina e ci invita a cena a casa sua! Grazie Jacopo, sei un mito!