Picco Luigi Amedeo - Taldo Nusdeo
Tutto e' bagnato la mattina di lunedi': il sacco a pelo, il telo per non sporcare il bagagliaio che ho usato in luogo del materassino, io...
Partiamo dal centro sportivo con meta spigolo Parravicini alla Cima di Zocca.
Sono le 7 e veramente in breve siamo al rifugio Allievi, dove facciamo una piccola merenda (piu' di mezzo chilo di pane dolce con le noci, delle barrette, acqua a volonta') che ci porta via parecchio tempo. Partiamo per la Zocca e, una volta giunti sulla cengia d'attacco, ci rendiamo conto che non torneremmo giu' in tempo per la cena.
Ritorniamo al rifugio. Risultato: quasi 2000 metri di dislivello.
Dopo un abominevole litigio tra il gestore e un escursionista, scopriamo che non si puo' assolutamente fare colazione prima delle 6, cioe'... Si puo', ma se la si ha con se'... Cena misera, quattro chiacchere con un signore che ha conosciuto Carlesso e via a letto. Alle 6 troviamo un piatto con 2 marmellate e una tazza di tea. Voto al rifugio: 4.
La parete e' bella, molto verticale, la via esposta e non molto attrezzata. Qui Jacopo ha scoperto la sua passione per la conserva sui tiri difficili. Un tiro terroso e' l'unico difetto a questo capolavoro. Lasciamo un chiodo alla sosta che prelude al diedro di VII e, con una corsa in conserva dietro a Jacopo che salta una sosta.
Tiro d'uscita con un quarto d'ora di silenzio e immobilita': le corde non vengono, Jacopo non mi sente e io non sento lui. Alla fine, tirando come un dannato, una delle due corde si muove, e Jacopo arriva.
La discesa a valle e' lunga, pero' un bel piatto di pizzoccheri la allieta e mi aiuta a dimenticare che la mattina dopo saliro' al bivacco Gervasutti sul ghiacciaio di Freboudze...