Guglia della Torre di Lagunaz - L'uomo migliora il tempo



Beppe e Saverio sono due noti corridori, e io in questo momento (con mezzo polmone) faccio una discreta fatica a seguirli su per lo zoccolo dello Spiz di Lagunaz. Mi metto all'opera sul primo tiro della via (quello che piu' mi inquieta), dove un passo di VI (???) al tritolo ci da il benvenuto. Tutto va bene fino alla fessura di VII- che non e' ne' fessura, ne' VII- e ci porta via parecchio tempo. Da li' riusciamo a raggiungere con le ultime luci del giorno un posto da bivacco quasi comodo, dove io sprofondero' in un sonno profondo, non accorgendomi di Saverio e Beppe che nel cuore della notte si mettono a chiaccherare di fianco a me! Un'abbondante colazione e ripartiamo con uno zaino ora molto leggero (da 3 i litri d'acqua sono diventati 0.75!) e per l'ora di pranzo siamo al termine della via. La via e' impegnativa, nel complesso una spanna sopra il vicino diedro Casarotto Radin. Mi fermo a fotografare le firme dei miei amici sul libro dei passaggi e poi giu', verso Pra di Mezzo, che sembra sempre una meta irraggiungibile. Su autorizzazione di Heinz Grill, pubblico la sua relazione originale che mi e' sembrata molto accurata, anche se io sarei stato un attimo piu' generoso con i gradi nei tiri difficili.