Mont Blanc du Tacul - Pilier Gervasutti
Insieme a Marco decidiamo di tentare questa via. Marco e' convinto che ci metteremo poco tempo a fare tutto, ma tutti quelli che conosco che l'hanno salita hanno bivaccato o ci sono andati molto vicini.
Partiamo un po' tardi per non avere la roccia gelida, passiamo avanti a una cordata di spagnoli che ci chiede se li vogliamo superare (incredibile!!!) e iniziamo a fare tiri su tiri. I punti in cui si puo' sbagliare non mancano, ma per fortuna, a volte in seguito a lunghe valutazioni, riusciamo a trovare l'itinerario giusto. Come abbiamo attaccato tardi, arriviamo anche in vetta tardi, qualche minuto prima delle 21, in uno spettacolo mozzafiato.
Che via! Bella e infinita!
Arrivi alla fine della parte di roccia e credi di essere vicino alla vetta, ma non e' vero... Quel momento segna esattamente la meta' dell'ascensione. Per salire il pilastro Gervasutti, bisogna arrivare in cima. Calarsi non vale.
Nonostante di solito faccia una relazione dettagliata tiro per tiro delle vie prevalentemente rocciose, questa volta non la faro'. I motivi sono questi: in giro si trovano parecchie relazioni, abbastanza diverse tra loro e un po' imprecise ma in linea di massima funzionanti e poi e' bello potersi trovare su un terreno dove piu' che la relazione importa l'intuizione dell'itinerario. Ultimo ma non meno importante, i tiri sono talmente tanti che probabilmente me ne dimenticherei qualcuno, visto che non ho preso appunti!
Per chi volesse ripetere la via in questi giorni, le condizioni sono ottime: neve solo sui tiri a nord, misto con ottima neve di una consistenza assolutamente apprezzabile.