Nordend - Normale dalla MonterosaHutte



Dopo un weekend da magnati, decidiamo di fare le cose ancora piu' in grande. Le previsioni non sono eccezionali, ma l'idea che possa nevicare la notte di sabato alla fine si rivela un ottimo sprone. Arriviamo a Tasch, dove un parcheggio con i pavimenti piu' puliti di quelli di qualsiasi casa in cui sia mai stato ci mette subito in soggezione. Non appoggiamo nulla per terra e partiamo in treno per Rotenboden, dove ci carichiamo dei giganteschi boiler sulle spalle per andare sul golgota, meglio noto come Monterosahutte. La struttura e' sontuosa, la cena abbondante con il bis del secondo, e i letti sono comodi, anche se col Gughi in camera sembra di essere in segheria. Partiamo e mi sento le gambe di pietra, ma fortunatamente non sono l'unico e rimango in compagnia. In breve mi scaldo e riprendo il ritmo. Arriviamo sotto la seraccata, e dopo un po' di giro in giro, Marco si stufa e decide di scendere. Il grande faraone Gughi, nonostante i dubbi che gli si leggono in faccia, decide di proseguire con me e Jack. Troviamo la via per la Silbersattel e finalmente raggiungiamo la cima. Nuvole sinistre si addensano sulle montagne. Rinunciamo al progetto iniziale di salire anche la Dufour e scendiamo su una delle nevi piu' incredibili su cui abbia mai sciato. Ovviamente e' estate